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La Rivoluzione Scientifica e il ruolo della scienza nella contemporaneità

Tra Cinquecento e Seicento si verifica in Europa uno degli eventi fondamentali della storia, la rivoluzione scientifica, ossia lo straordinario e complesso insieme di eventi e di scoperte che porteranno ad un cambiamento radicale nella concezione del mondo e dell’uomo. Da un punto di vista cronologico il punto di partenza è il 1543, l’anno in cui fu pubblicato il capolavoro di Copernico intitolato Le rivoluzioni degli astri celesti, il punto di arrivo è il 1687, l’anno in cui Newton pubblicò i Principi matematici di filosofia naturale. Uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica è Galileo Galilei (1564- 1642), fondatore della scienza moderna e soprattutto del metodo della ricerca fisica. Galileo Galilei fu una figura fondamentale non soltanto per le sue scoperte fisiche e astronomiche, che distrussero la vecchia immagine del cosmo, ma soprattutto per la sua battaglia in difesa dell’autonomia e libertà della scienza.  Nel periodo della rivoluzione scientifica l’uomo inizia a studiare la natura e l’universo in maniera razionale e scientifica, attraverso la fisica e la matematica vengono scoperte leggi fisiche, nuovi pianeti, gli astri, nascono nuovi strumenti per facilitare la quotidianità, viene formulata la tanto criticata teoria eliocentrica di Copernico che sarà condivisa dallo stesso Galilei. Di conseguenza la scienza assumerà un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo, apportando grandi mutamenti non solo sul piano conoscitivo, ma anche nel modo di pensare. Ancora oggi essa è il cardine della nostra società. Sono tantissimi i progressi compiuti dalla scienza e dalla medicina nel migliorare le nostre vite. Semplicemente utilizzando dei dati si può comprendere come la vita umana si sia allungata. La media di vita nel 1950 era di 46.1 anni, oggi invece è di 84.4 anni per le donne e 79.7 per gli uomini (fonte: La Stampa). Tutto questo è dovuto al fatto che la medicina riesce a curare più facilmente malattie che prima erano mortali. Eppure, negli ultimi anni la scienza è stata penalizzata, vi sono stati tagli di fondi per la ricerca, alla scuola e alle università; inoltre, durante questi anni di pandemia alcune persone hanno deciso di non ascoltare la sua voce. Infatti, in questo 2022 uno dei temi più dibattuti è senza dubbio la campagna vaccinale anti covid. La scienza è riuscita a trovare in maniera veloce dei vaccini che potessero aiutare l’umanità a ricominciare a vivere; tuttavia, una parte della popolazione mondiale rifiuta di vaccinarsi, nonostante i numerosi contagi e le morti dovute a questo virus. Anche questa volta i dati servono per intuire come sia alta l’efficacia dei vaccini nel prevenire la terapia intensiva, ma soprattutto la morte. Il tasso di contagio ogni 100.000 abitanti tra i non vaccinati è 2.371,70 contro il 639,0 di vaccinati da meno di 4 mesi, il rischio di terapia intensiva per un non vaccinato è 19 volte maggiore; effettivamente, il 70% dei posti letto in terapia intensiva è occupato da costoro, il dato è simile anche per la probabilità di decesso.  Attualmente la nuova ondata che stiamo vivendo è diversa dalle altre grazie alla presenza dei vaccini e malgrado vi siano più di due milioni di positivi in Italia, gli ospedali non sono ancora al collasso. (fonte: Ministero della Salute). Ciò deve essere da monito nel promuovere la conoscenza scientifica a scuola; in Italia si registra una media leggermente inferiore per quanto riguarda l’apprendimento delle discipline scientifiche: 481 punti all’Italia contro la media OCSE di 493 punti (fonte: ocse.org). Questo dato deve far riflettere, possedere una cultura scientifica è indispensabile, si possono intraprendere scelte consapevoli sia per il presente sia per il futuro. La scienza rende l’uomo libero, attraverso essa si può osservare e indagare la realtà con un approccio oggettivo e critico e soprattutto accende la scintilla della curiosità e del sapere, fondamentali per l’essere umano.

“L’intelletto umano ha la capacità di comprendere il proprio corpo, il pianeta, lo stesso universo, una capacità a cui non si deve rinunciare” – Margherita Hack

 

Simone Sacramone -­ 4A LS

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