Il “nostro” Umberto Fabrizio della 5A Liceo Scientifico, nel concorso di disegno “Draw Dante”, organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti, ha vinto un meritatissimo premio che onora tutto l’Istituto Omnicomprensivo Mattioli-D’Acquisto di San Salvo.
Nel bellissimo salone della Prefettura di Chieti, il 28 aprile sorso si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso promosso dalla Consulta provinciale degli studenti intitolato “Draw Dante” e riservato agli studenti degli Istituti di scuola secondaria di II grado della provincia di Chieti.
L’evento – organizzato nell’ambito delle manifestazioni legate al “Dantedì” per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri – è stato presenziato dal Prefetto di Chieti, Dott. Armando Forgione, rivelatosi un accogliente “padrone di casa” e che ha mostrato tutta la sua soddisfazione per aver sostenuto l’iniziativa.
Nel suo discorso di saluto e di presentazione ha tenuto a rinnovare il suo sostegno ad iniziative di questo genere. L’augurio del prefetto ai premiati è stato toccante e non privo di consigli su metodo e strumenti giusti per affermarsi nella vita ed anche per avvicinarsi alle istituzioni.
Le sue parole hanno rimarcato l’importanza dell’impegno dei giovani nei confronti delle varie forme d’arte, e la possibilità – con eventi simili – di avere un palcoscenico di prestigio.
La manifestazione è stata introdotta dal Presidente della Consulta provinciale studentesca Giorgio Marcucci (presente insieme ad una significativa rappresentanza della Consulta stessa) e ha visto la presenza anche della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Dott.ssa Maristella Fortunato.
L’organizzazione dell’evento è stata impeccabile, nel rispetto di tutti i protocolli anti Covid; prima di assistere alla premiazione a tutti i presenti è stato effettuato il tampone antigenico e ciò ha consentito di assistere alla cerimonia in sicurezza e di poter ammirare a lungo i diversi lavori realizzati per l’occasione e che sono stati esposti nella sala di rappresentanza della prefettura.
Il “nostro” Umberto Fabrizio, durante la premiazione, ha spiegato la sua opera a partire dalla tecnica utilizzata (matite di grafite e matite colorate su un foglio non standard di dimensioni 21×21).
Per disegnare Dante, si è ispirato all’iconografia tradizionale del poeta, alle forme e alle proporzioni del monumento al poeta realizzato da Enrico Pazzi in piazza Santa Croce a Firenze, ultimato nel 1865.
Umberto poi ha voluto rappresentare la Divina Commedia: nella fascia più bassa del disegno sono stati riportati alberi secchi e privi di colore che rimandano alla morte, che si fondono con l’abito e che avvolgono il poeta in un movimento vorticoso simile a quello delle fiamme.
La scena è caratterizzata dalla presenza di un denso fumo scuro che nasconde le tante anime costrette a rimanere all’inferno per l’eternità. Si scorgono però mani di anime che tentano invano di tornare alla vita con l’aiuto di Dante. Il poeta però non si fa distogliere dai tormenti e dalla materialità dell’Inferno. Il suo volto è rivolto verso l’alto, verso il punto di luce che rappresenta Virgilio, il grande poeta visto come luce della ragione e che guiderà Dante nell’Inferno e nel Purgatorio.
Nel disegno, la seconda fascia – bianca e neutra – rappresenta il purgatorio mentre la terza e ultima fascia è dominata dai colori celeste e giallo e rappresenta il paradiso.
Da un punto di vista schematico, l’autore si è ispirato alla simbologia numerica che ricorre nella “Commedia”: tre sono gli alberi, tre le mani delle anime e tre le fasce che costituiscono lo sfondo. Le braccia delle anime concorrono inoltre a formare una sorta di triangolo equilatero dominato dalla figura del poeta.
Ad omaggiare Umberto in questa importante giornata, anche la nostra Dirigente Prof.ssa Annarosa Costantini, il Prof. Davide Aquilano e il prof. Gianluca Ricciuti.
A Umberto Fabrizio gli auguri da parte di tutta la Redazione di O-Magazine e dell’intero nostro Istituto, nella certezza che questa bella esperienza possa costituire uno dei tanti vagoni di quel suo magnifico treno che si chiama “cultura” e che dal prossimo anno partirà dal nostro Liceo e raggiungerà nuove e importanti mete.
Redazione di O-Magazine