Ministero dell'istruzione e del merito

Noi adolescenti e la pandemia: come la stiamo vivendo?

Nelle ultime settimane noi ragazzi della 3A LS e della redazione scolastica di O-Magazine abbiamo creato un sondaggio anonimo in modo da poter intervistare gran parte degli studenti del liceo Scientifico, dell’ITE e dell’IPSIA per conoscere le diverse situazioni nelle quali ci troviamo a causa della pandemia.

Le domande presenti nel sondaggio affrontavano diversi temi quali la socializzazione, l’alimentazione, gli hobby e i rapporti familiari. Grazie alle risposte date dagli studenti siamo riusciti ad ottenere preziose informazioni che abbiamo organizzato in grafici ed istogrammi. I ragazzi che hanno partecipato al “survey” sono stati 170 e li ringraziamo per averci dato, con le loro risposte, dei dati importanti per capire realmente come noi adolescenti stiamo soffrendo in questo periodo duro per tutti. Gli intervistati sono stati per il 62% ragazze e per il 38% ragazzi; in percentuale il 6% sono nati nel 2001, il 28% nati nel 2002, il 15% sia i ragazzi nati nel 2003 che nel 2004, il 23% nati nel 2005, il 10% nati nel 2006 ed infine il 2% nati nel 2007. Dal sondaggio è emerso un tristissimo dato: la maggior parte di noi ha avuto difficoltà a rilassarsi a causa del clima ritenuto da molti angosciante e preoccupante; infatti il 54% dei ragazzi non sempre è riuscito a provare delle sensazioni positive e spesso si è ritrovato a reagire in maniera eccessiva alle situazioni createsi proprio a causa delle restrizioni a cui siamo stati sottoposti. Nell’intervista è emerso che noi ragazzi abbiamo vissuto la pandemia in modi differenti; infatti, rispetto alla prima quarantena del 2020, molti adolescenti si sentono stanchi (53%), esausti (47%), depressi (21%) ma c’è anche chi si sente meglio (25%) e chi invece sta passando quest’ultimo periodo in maniera peggiore (19%). Come ben sappiamo la pandemia ci ha costretti, per molto tempo, a vedere solo persone appartenenti al nostro nucleo familiare ristretto. Per questo circa la metà degli intervistati ha sofferto di solitudine in casa; un dato però positivo è che una buona parte (30%) ha migliorato i rapporti con i genitori. Per noi ragazzi sono molto importanti anche i rapporti con i nostri amici. Le restrizioni che ci sono state imposte ci hanno tenuti lontani a lungo da loro, che prima erano parte della nostra quotidianità. Fortunatamente per il 70% degli intervistati, è risultato che il rapporto con gli amici non è stato destabilizzato dalla pandemia. L’Amministrazione della nostra città, in collaborazione con il nostro Istituto, ci ha offerto la possibilità di effettuare test sierologici e tamponi rapidi gratuiti; dal nostro sondaggio risulta che l’85% di noi ha fatto un tampone. Purtroppo dal sondaggio è emerso che il 25% degli intervistati è stato colpito in famiglia dal virus. Con l’arrivo del Covid-19 sono cambiate molte cose e anche l’istruzione non è stata esente da questa ondata di cambiamenti. Nei fatti la scuola ha dovuto utilizzare nuovi mezzi di comunicazione con noi studenti tra cui la DAD (didattica a distanza). Ciò ha comportato un serio problema per le famiglie che non disponevano di devices, però questo non è l’unico problema emerso poiché il 60% dei ragazzi del nostro istituto ha riscontrato problemi nel trovare la concentrazione, il 31% nell’apprendimento e il 9% ha dichiarato di avere avuto problemi nel rapporto con i docenti. In particolare si è avvertita la perdita della fiducia da parte dei professori nei nostri confronti. Un’ulteriore complicazione è stata anche la perdita dei rapporti sociali, molto importanti per noi giovani che stiamo vivendo la nostra adolescenza quasi “in carcere”. Rimanere chiusi in casa però ha portato anche qualche beneficio: molti di noi infatti si sono ritrovati a sperimentare e a dedicarsi a qualcosa di nuovo. Emerge anche dal sondaggio che circa il 65% di noi ragazzi si è dedicato allo sport e il restante 35% si è dedicato ad altro, pochi invece sono stati i ragazzi che hanno ripreso in mano uno strumento musicale, la percentuale sale invece per le persone che hanno letto durante il lockdown. Nonostante lo svolgimento delle attività sportive in casa guardando video su youtube, le abitudini alimentari di noi tutti sono un po’ mutate: il 60% di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha affermato di aver cambiato il loro stile d’alimentazione purtroppo in negativo ricorrendo spesso a cibi spazzatura (un dato abbastanza preoccupante visto che i problemi alimentari tra gli adolescenti sono un serio problema!).

Attualmente le persone alle quali è stata somministrata anche la seconda dose del vaccino anti-Covid19 in Italia sono poco più di 2 milioni, tra gli intervistati ben il 77% – qualora ne avesse la possibilità – farebbe il vaccino che, ad oggi, resta l’unica arma che abbiamo per uscire da questo incubo.

Tante sono state le cose che questa pandemia ci ha tolto ma ci ha anche lasciato qualcosa di positivo: abbiamo infatti imparato ad apprezzare cose che prima davamo per scontate. Alcune persone, in primis noi ragazzi, pensano che quest’anno sia stato in un certo senso “sprecato”, in quanto ci sono state vietate molte cose che erano spesso parte delle nostre giornate. Tante sono le paure che abbiamo per il futuro; tra queste quella maggiore è la paura di non tornare completamente alla normalità. Tutti noi ovviamente ci auguriamo di poter tornare a vivere serenamente le esperienze che ci aspettano a quest’età, anche se spesso è difficile essere ottimisti perché ancora oggi non riusciamo ad intravedere una luce in fondo a questo lungo tunnel.

È di notte che è bello credere alla luce. (Edmond Rostand)

 

Alice D’Angelo

Francesca Di Fabio

Simone Sacramone

Vitale Santini

3A Liceo Scientifico

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