WANDERLUST è
L’incessante desiderio di viaggiare,
scoprire e vedere nuovi posti vivendo la libertà.
La propria destinazione non è mai un luogo,
ma un nuovo modo di vedere le cose
Dal 13 aprile al 4 maggio noi ragazzi del terzo e quarto, sia commerciale che scientifico, abbiamo vissuto un’esperienza unica nella città andalusa di Granada, partecipando al progetto Erasmus+ Short Term Mobility del Programma di Accreditamento del nostro Istituto, valido fino al 2027. La short term è un’esperienza immersiva di 3 settimane che prevede la frequenza scolastica in un paese europeo, oltre ad attività culturali e di educazione informale e non formale.
Siamo stati accompagnati nel volo di andata dal professor Maximiliano Terminiello, che ha vissuto con noi i primi giorni di ambientamento, accompagnandoci in attività culturali come le visite al Parque de la Ciencias e al Sacro Monte, dove abbiamo visitato quartieri di importanza storica come quello Gitano e El Albaicín.
Durante la prima settimana abbiamo frequentato l’istituto IES “Manuel De Falla” in Maracena, una cittadina appena fuori da Granada, dove oltre a seguire le lezioni proposte in lingua spagnola, siamo stati coinvolti in interessanti attività come la gymkhana, una gara all’aperto che combinava il ludico al didattico con prove di abilità e destrezza. Il tutto è stato reso possibile anche grazie ai grandi campi esterni di cui la scuola disponeva, che si prestavano ad una grande varietà di discipline sportive, tra cui anche il rugby. Abbiamo anche praticato sport diversi da quelli che usualmente facciamo in Italia, come il ciclismo e il cordoball.
Nella seconda e terza settimana, ci siamo spostati nella seconda scuola ospitante, l’IES Politecnico Hermenengildo Lanz, dove abbiamo avuto la possibilità di partecipare a due corsi didattici distinti, uno incentrato sulle materie umanistiche e uno di carattere scientifico. Anche qui non sono mancate lezioni molto interessanti come quelle nel laboratorio di scienze chimiche e biologiche.
Tra le tante attività laboratoriali inerenti al campo della biologia, le più interessanti per noi sono state la cromatografia e l’estrazione della clorofilla.
La cromatografia è una tecnica che permette la separazione di miscele di sostanze. La miscela di pigmenti è distribuita tra le due fasi alla loro affinità chimica, che permette di separare i loro componenti, perché ognuno si muove a una velocità diversa. Quest’attività è stata molto apprezzata perché ci ha permesso di vedere e comprendere da vicino i pigmenti fotosintetici che contengono le foglie.
Abbiamo soggiornato presso la residenza universitaria Bravo Students, dove abbiamo avuto modo di assaporare lo stile di vita studentesco spagnolo. La struttura, fornita di spazi adeguati come sale comuni per lo studio, palestra e mensa, ci ha consentito di trascorrere momenti di condivisione anche con studenti stranieri.
Oltretutto il sistema scolastico ci ha messo alla prova: nonostante il limite della lingua, siamo riusciti ad adattarci a questo contesto grazie alla disponibilità dei compagni e degli insegnanti, ma soprattutto grazie alla nostra voglia di metterci in gioco.
Quest’ultima ci ha aiutato molto anche nel muoverci all’interno e al di fuori della città di Granada. Infatti, abbiamo organizzato in maniera autonoma uscite giornaliere in città come Nerja,Malaga, Siviglia e Almuñécar, dove si sono alternate affascinanti visite culturali e paesaggistiche a momenti di grande piacere e divertimento. Inoltre, accompagnati dalla nostra referente spagnola Maddalena Paolella, abbiamo avuto l’opportunità di visitare l’Alhambra, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Negli ultimi giorni ci ha raggiunti la professoressa Emanuela Lattanzi, che ci ha poi accompagnati nel viaggio di rientro in Italia. I nostri ultimi tre giorni coincidevano con una delle feste più importanti e sentite di tutta l’Andalucia, il Día de la Cruz. Vivere la bellissima città di Granada in festa è stata meraviglioso e una degna conclusione della nostra esperienza.
Ci siamo ritrovati a vivere una realtà lontana dalla nostra, più grande e dinamica. Abbiamo ampliato il nostro modo di vedere le cose e di approcciarci alla quotidianità, imparando a darle un’importanza diversa. Quest’esperienza ha sicuramente contribuito ad implementare in noi un senso di intraprendenza ed indipendenza, accompagnato da una forte voglia di scoprire ed esplorare quanto più questo mondo ha da offrirci.
Vi lasciamo con alcuni pensieri personali, i nostri punti di vista sulla mobilità:
“Grazie a quest’esperienza ho avuto modo di entrare in contatto con una nuova cultura, e di conoscere in ambito storico e artistico ambienti e tradizioni singolari. Vivere in un clima diverso, sia sociale che urbano, è stato di grande stimolo, mi ha spinto ad apprezzare ancor di più la bellezza della diversità, che si può riscontrare in modo particolare quando si viaggia e si scoprono nuove realtà. Sono proprio le differenze che si riscontrano durante un viaggio che spingono a voler scoprire quanto c’è di particolare e unico in ogni posto che si visita. Anche rapportarmi con nuove persone e fare conoscenze è stato un aspetto molto bello ed importante, oltre che utile, visto il dover utilizzare una lingua diversa. Ho avuto modo di vivere in prima persona un’atmosfera incantevole, come ad esempio quella di Siviglia, dove musica, arte e natura si incontravano dando vita ad uno sfondo suggestivo, perfetto per spettacoli come quello di flamenco, a cui abbiamo assistito nel cuore della città.”
“Sono grata di aver avuto la possibilità di vivere un’esperienza unica come questa. Avere la possibilità di confrontarsi con nuovi modi di pensare, di conoscere nuove persone e vivere in altre città, apre la mente ad un nuovo punto di vista, che non sarà mai più chiuso e ristretto alla piccola realtà della propria città natale.
Si sono create delle salde amicizie all’interno del nostro gruppo Erasmus che sono sicuramente destinate a continuare, e sono convinta che avere un’amica su cui contare ha un valore inestimabile.
Altre amicizie si sono create con i ragazzi delle scuole che abbiamo visitato, e mi sono sorpresa di quanto, con la voglia di conoscersi, la lingua diversa sia un fattore facilmente veicolabile.
Abbiamo cambiato le nostre abitudini e posso affermare con certezza che con esperienze come queste si conosce anche un po’ di più sé stessi.”
Per concludere ringraziamo la nostra dirigente scolastica Annarosa Costantini, il team Erasmus, la coordinatrice Santina Alfieri e tutti i professori che si sono messi in gioco per noi.
Il team Erasmus+ Granada